L’ospite della prima puntata di questa seconda stagione è una vecchia conoscenza per Giornalisti al Microfono. Francesco Costa è stato il primo giornalista ad essere stato ospitato dai nostri microfoni nel novembre 2017. Nato a Catania, vive a Milano dal 2010. Dopo gli studi in Scienze Politiche, ha scritto per l’Unità, Internazionale, IL, il mensile del Sole 24 Ore, il Foglio, l’Ultimo Uomo, Grazia, Studio, Donna Moderna e Undici.

Dal 2016 è vicedirettore del Post e ha esordito a gennaio di quest’anno in libreria con Questa è l’America. Storie per capire il presente degli Stati Uniti e il nostro futuro, un saggio-reportage sulla storia USA di oggi e di ieri. È autore e ideatore del podcast e della newsletter Da Costa a Costa, finanziati entrambi spontaneamente da oltre 40.000 euro di donazioni di lettori e ascoltatori dall’inizio del progetto. Ha condotto periodicamente la rassegna stampa di Radio3, Prima Pagina, ed è responsabile del Corso biennale di giornalismo della scuola Holden di Torino.

Esperimenti e Instagram

In questa lunga intervista abbiamo trattato diversi temi legati al modo di fare giornalismo di Francesco Costa. Un giornalismo che, sperimentando nuove forme, si è molto evoluto negli ultimi tre anni. Per questo uno dei temi principali è stato l’uso dei social e soprattutto di Instagram. In quest’ultima piattaforma Costa ha iniziato a investire maggiormente sfruttandone al massimo le potenzialità. Questo lavoro, innovativo all’interno del panorama italiano, e diverse collaborazioni con influencer durante il lockdown, lo hanno portato a sfiorare ad oggi (ottobre 2020), i 100 mila follower.

Da Costa a Costa e l’America

Successivamente abbiamo parlato anche di Da Costa a Costa, facendoci raccontare le fasi di sviluppo e le tempistiche del lavoro attorno alla newsletter e al podcast. Rimanendo sul tema della gestione del tempo, abbiamo approfondito il lavoro dietro la scrittura e la progettazione del libro Questa è l’America.

Come sta Il Post

Abbiamo affrontato poi le evoluzioni di questi mesi de Il Post e di come gli abbonamenti stiano cambiando il modello di business del giornale. Questo anche grazie alla newsletter sul Coronavirus che ha raggiunto una vasta platea di lettori poi diventati abbonati paganti.

Lo stato del giornalismo italiano

Ampio spazio è stato dedicato allo stato attuale del giornalismo italiano. Abbiamo parlato del conflitto generazionale, della perdita di potenziale di alcuni grandi quotidiani e di come gli aspiranti giornalisti possano trovare un posto in questo panorama. Abbiamo fatto un breve accenno a temi complessi come l’accesso ai giornali, a un’informazione libera e democratica e a come il paywall possa giovare ma anche nuocere al lettore.

Domande fuori onda

Abbiamo chiesto a Francesco Costa di svelarci alcuni segreti del mestiere in cinque domande fuori onda.

  1. I tuoi libri di ispirazione a livello giornalistico?
    «Hiroshima di John Hershey, Un uomo di Oriana Fallaci, Il giornalista quasi perfetto di David Randall, A sangue freddo di Truman Capote».
  2. Libri che stai leggendo ultimamente e che ti stanno piacendo tanto?
    «Sto recuperando tutto Tom Wolfe».
  3. Gadget tecnologico da cui non puoi separarti?
    «L’iPhone, inevitabilmente».
  4. App che usi per lavoro?
    «Bear, un’app di appunti. E quelle dei social network».
  5. Podcast o newsletter che leggi spesso?
    «The Daily e il Briefing del New York Times, imprescindibili. Poi anche altri/e molto meno noti/e ma non posso svelare i segreti del mestiere! :)»

Dove trovare Francesco Costa

Sul suo sitoInstagramFacebook e Twitter.

Altri link citati nell’intervista


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