Cecilia Sala è una giornalista che spazia tra lavori di attualità, inchiesta e reportage. Nata nel 1995, ha lavorato sia in redazioni che come giornalista freelance e si occupa soprattutto di esteri, con un focus particolare su America Latina e Medio-Oriente

La formazione

Tra il 2014 e il 2018 studia e frequenta Economia Internazionale alla Università Bocconi di Milano, e già durante gli studi inizia a collaborare come inviata e reporter con Vice Italia (nel 2015) e poi con Servizio Pubblico con Michele Santoro a La7 (nel 2016), redazioni e programmi utili per migliorare le proprie competenze.

I principali lavori

Nel corso degli anni, dal 2018, aumenta le collaborazioni e i lavori con varie testate italiane. Autrice di reportage e specializzata in politica estera, in particolare nei Paesi dell’America Latina e in Medio Oriente, ha scritto prevalentemente per Wired, Vanity Fair e L’Espresso. Tra il 2019 e il 2020 incomincia ad occuparsi di esteri anche per Il Foglio e Will Media, e lavora poi per circa un anno nella redazione di Otto e Mezzo su La7. Spesso è in prima persona nelle nazioni che analizza e descrive, sia utilizzando i suoi account social sia lavorando per reportage, come durante la crisi tra l’agosto e il settembre 2021 in Afghanistan.

Dal gennaio 2022 inizia a lavorare come conduttrice e autrice ad un podcast quotidiano, Stories, prodotto da Chora Media dove parla di esteri attraverso il racconto di una storia, di un contesto o di una persona. 

Polvere

Nel settembre 2020 esce per Huffington Post Italia il podcast Polvere, creato insieme a Chiara Lalli. Si tratta di un lavoro di 8 puntate dedicato al caso dell’omicidio di Marta Russo che he tenuto impegnate le due autrici per più di un anno. Diventa in breve tempo uno dei podcast più ascoltati in Italia, superando nel giro di un paio di mesi i 200 mila download. Successivamente, il 25 maggio 2021, l’inchiesta diventa anche un libro, Polvere. Il Caso Marta Russo, edito da Mondadori.

Fuori dalla Bolla

Sempre durante il 2021, con l’arrivo in Italia di Clubhouse, nasce Fuori dalla Bolla, una rassegna stampa live prodotta condotta da Guido Canali e, appunto, Cecilia Sala. Si tratta di un esperimento inedito fino a quel momento in Italia e che ad aprile 2021 si è trasferito su Twitter Spaces. Anche su Twitter ha ritrovato e aumentato un pubblico affezionato, come ha raccontato Guido Canali al Sole24Ore: «Appena sbarcati su Twitter Spaces Fuori dalla Bolla ha raccolto 26mila utenti unici, con 19mila utenti “di qualità”, presenti cioè almeno 3 minuti».

Tanto che dall’agosto 2021 Fuori dalla Bolla entra a far parte di Good Morning Italia, per continuare il percorso di crescita come spiegato da Beniamino Pagliaro sul loro blog: «Good Morning Italia è nata nel 2013 con l’idea di offrire agli abbonati una selezione ragionata delle notizie […]. Fuori dalla bolla ha costruito una comunità intelligente, un luogo prezioso dove interagire e scambiare le proprie idee: le affinità tra Good Morning Italia e Fuori dalla bolla ci sono parse evidenti e aggiungere Fuori dalla bolla alla nostra offerta editoriale è un grande passo avanti nel nostro percorso di crescita».

L’intervista a Cecilia Sala

L’intervista con Cecilia Sala affronta in particolare le sfaccettature del suo lavoro da freelance come giornalista specializzata in politica estera.

Riflettiamo sull’impatto che queste storie hanno nella nostra dieta informativa in Italia e su quanto, via via nel tempo, la copertura di certi paesi stranieri sia diminuita o abbia perso rilevanza innescando un circolo vizioso di disinteresse. Parliamo anche di come sia complicato raggiungere una piena sostenibilità economica lavorando solo come inviata freelance e di come quindi riesca ad organizzarsi con la sua occupazione in redazione.

Approfondiamo poi Polvere, il podcast realizzato insieme alla collega Chiara Lalli. Si tratta di una storia che le ha interessate e colpite quasi fin dal principio e dal suo inizio nel 1997. Parliamo della gestazione del podcast che le ha tenute occupate a studiare una grossa mole di materiale di archivio per poi cercare di capire e fare luce durante la stesura del podcast.


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Domande fuori onda

Abbiamo chiesto a Cecilia Sala di svelarci alcuni segreti del mestiere in quattro domande fuori onda.

  1. I tuoi libri di ispirazione a livello giornalistico?
    «Lo scandalo del secolo. Scritti giornalistici 1950-1984 di Gabriel García Márquez, L’inviato speciale di Evelyn Waugh, Diario Russo di John Steinbeck e Robert Capa, Niente e così sia e Gli antipatici di Oriana Fallaci, Vengeance: The True Story of an Israeli Counter-Terrorist Team di George Jonas».
  2. Libri che stai leggendo ultimamente e che ti stanno piacendo tanto?
    «Sotto copertura di Amaryllis Fox, Who Thought This Was a Good Idea? And other questions you should have answers to when you work in the White House di Alyssa Mastromonaco».
  3. Gadget tecnologico da cui non puoi separarti?
    «Il microfono “pulce” della RODE da collegare all’iPhone».
  4. Podcast o newsletter che leggi spesso?
    «Ascolto Intelligence Matters di CBS News Radio e leggo la newsletter Limes Premium».

Dove trovare Cecilia Sala

Sul suo Instagram, Twitter, LinkedIn, Facebook.

Altri link citati nell’intervista


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