Agnese Pini è una giornalista professionista, negli anni si è occupata prevalentemente di cronaca nera e giudiziaria. Nata nel 1985, attualmente è direttrice de La Nazione, giornale fiorentino edito da Monrif.

La formazione

Si avvicina al giornalismo per la prima volta 16enne, nel settembre 2001, dopo l’attentato dell’11 settembre, mentre cerca sul Corriere della Sera dei giorni successivi di capire cosa era successo e perché. Si diploma al liceo scientifico Guglielmo Marconi di Carrara nel 2004 e consegue la laurea in Lettere dell’Università di Pisa nel 2007.

I principali lavori

Incomincia poco prima della laurea, nel 2006, a collaborare con La Nazione della sua città, a Carrara. Nel 2009 si iscrive a Milano alla Scuola di giornalismo Walter Tobagi ma non la termina, perché dopo pochi mesi arriva una proposta dal Giorno. Qui per sei anni fino al 2016 si occupa di cronaca nera e giudiziaria.

A questo lavoro affianca anche collaborazioni con l’agenzia ANSA, Mondadori e con il Gruppo editoriale L’Espresso.

La Nazione

Nel 2016 Agnese Pini torna a La Nazione, prima nella redazione di Siena come vice capocronista e l’anno successivo passa a Firenze: qui ne diventa vicedirettrice e poi direttrice nell’agosto 2019 a 34 anni. È la prima donna a rivestire il ruolo di direttrice nella storia del giornale fiorentino, nato nel 1859. Al 2022 si tratta di una delle pochissime direttrici tra i giornali italiani, insieme, ad esempio, a Norma Rangeri (direttrice responsabile del Manifesto) e Nunzia Vallini (direttrice al Giornale di Brescia).


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L’intervista a Agnese Pini

Nell’intervista con Agnese Pini abbiamo parlato, tra le altre cose, del suo ruolo di direttrice e degli obiettivi che intende perseguire a La Nazione, capendo anche cosa l’ha portata ad essere la giornalista che è oggi.

Il punto di vista di una direttrice è di certo interessante in un momento delicato per le aziende giornalistiche e può dire molto anche della sua visione della professione: la visione di Agnese Pini è orientata al ruolo sociale del giornalismo come garante della democrazia e come creatore di consapevolezze nei lettori, una via basata sulla qualità che porta anche alla sostenibilità economica.

Abbiamo toccato anche il tema del gender gap nel giornalismo italiano, e in generale del mercato del lavoro, un problema evidente, soprattutto nei ruoli di vertice.

Agnese Pini ha anche parlato dei suoi studi e del suo breve passaggio alla scuola di giornalismo Walter Tobagi di Milano, un modo anche per riflettere sull’accesso alla professione giornalistica in Italia e sulle funzioni dell’Ordine dei giornalisti.

Domande fuori onda

Abbiamo chiesto a Agnese Pini di svelarci alcuni segreti del mestiere nelle domande fuori onda.

  1. Quali sono i libri che ti hanno ispirato per il tuo lavoro?
    «Il giovane Holden – J.D. Salinger
    La sublime pazzia della rivolta (insurrezione ungherese del 1956) – Indro Montanelli
    Intervista con la storia – Oriana Fallaci
    Memorie di una ragazza perbene – Simone de Beauvoir
    Il secondo sesso – Simone de Beauvoir».
  2. Quali sono i libri che stai leggendo ultimamente e ti stanno piacendo tanto?
    «Il corpo in cui sono nata – Guadalupe Nettel».
  3. Ci sono dei gadget tecnologici da cui non puoi separarti?
    «Smartphone».
  4. Quali sono le migliori App per smartphone o desktop che usi per lavoro?
    «Dropbox».
  5. Quali sono i podcast o le newsletter che segui spesso?
    «The Essential
    Good morning Italia
    Fuori dalla bolla».

Dove trovare Agnese Pini

Sul suo Instagram, Twitter, LinkedIn, Facebook.

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